La Festa dei Solchi 2023

 In Eventi

Esperienza unica dalle ore 17:00
del 5 agosto 2023 a San Pio delle Camere.

 

Segui il corso sulla storia e sulla coltivazione dello zafferano direttamente sul campo.
A seguire i nostri coltivatori ti insegneranno a pulire i bulbi dello zafferano e a piantarli creando un vero e proprio zafferaneto.
Ci saranno altre esperienze da vivere con noi.

Ti aspettiamo! E necessaria la prenotazione.
Tel. (+39) 392 626 6829

L’Unione Europea, nel 2005 ha riconosciuto allo Zafferano dell’Aquila la Denominazione di Origine Protetta, (DOP) disciplinando la pratica secolare di produzione e il territorio di produzione, costituito da 13 comuni: Barisciano, Caporciano, Fagnano Alto, Fontecchio, L’Aquila, Molina Aterno, Navelli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, San Demetrio nei Vestini, San Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

La coltivazione dello zafferano viene praticata nella regione Abruzzo, come testimoniano numerosi testi sin dal 1200, la pianta e arrivata in Italia dall’Asia per mano di un monaco domenicano appartenente alla famiglia Santucci di Navelli. La pianta dello zafferano, nella piana da L’Aquila a Navelli, trovò un habitat molto favorevole, venne fuori un prodotto di gran lunga superiore a quello coltivato in altre nazioni. Rapidamente la coltura si estese e le famiglie nobili (che da poco avevano fondato la città dell’Aquila, Notar Nanni, Ciolina, Bonanni, Signorini, ecc.) della città dettero vita in breve tempo a grandi mercati rendendo la città dell’Aquila e il suo comprensorio ricco e famoso in tutta Europa.

Tra fine luglio e fine agosto, i coltivatori dello Zafferano dell’Aquila Dop iniziano a preparare i campi con i solchi per piantare i bulbi dello zafferano. Tra metà ottobre e metà novembre nascono meravigliosi fiori di colore violetto, al cui interno ci sono tre pistilli, chiamati stimmi, tre fili di colore arancio o rossi, che una volta essiccati divengono la spezia vera e propria. La raccolta e l’essicazione dello zafferano sono azioni che vanno fatte nel giorno stesso in cui nei campi compaiono i fiori. Questi vengono raccolti rigorosamente a mano: vanno staccati con delicatezza perché non si rovinino, quindi vengono essiccati: per ottenere un chilo di prodotto sono necessari circa duecentomila fiori.

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